Bellinzonese

Officine Ffs: sì unanime della Gestione di Bellinzona

La Commissione del legislativo è favorevole al credito di 20 milioni, ma rende attenti su volumi e posti di lavoro

Ti-Press
13 ottobre 2018
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Si preannuncia facile da superare il primo scoglio – il credito che sarà sottoposto al Consiglio comunale il 22 ottobre – del maxiprogetto Ffs, Cantone e Città di Bellinzona per realizzare le nuove Officine a Castione e cedere a Cantone e Città 45mila metri quadrati del comparto attuale, per un investimento complessivo di 360 milioni di franchi. Giovedì tutti i membri della Commissione della gestione hanno firmato il rapporto sul messaggio municipale che chiede lo stanziamento della quota comunale: 20 milioni di franchi più 500mila per il mandato di studio in parallelo per definire il nuovo concetto urbanistico.

Dopo alcune discussioni all’interno dei loro gruppi politici (Plr, Sinistra unita, Ppd e Lega/Udc), i commissari ritengono che la partecipazione della Città sia un’opportunità da cogliere e giungono a tale decisione con il sostegno dei rispettivi gruppi. Tre rate da poco più di 6,7 milioni da sborsare tra il 2022 e il 2026 sono “del tutto accettabili nella gestione corrente del Comune”, spiegano. Una partecipazione cospicua, sottolinea la Commissione, ma che “beneficia di garanzie solide”. La Gestione chiede però al Municipio, così come al Consiglio di Stato e alle Ffs, di prestare particolare attenzione ad alcuni punti.

Primo fra tutti la creazione di posti di lavoro qualificati ma anche la possibilità di implementare nel nuovo stabile ulteriori settori d’attività. Un po’ di preoccupazione da parte dei commissari trapela poi per la fase transitoria dalle Officine attuali a quelle nuove: viene chiesto di vigilare affinché i volumi di lavoro previsti vengano mantenuti. Nel rapporto si parla di un passaggio dalle 350mila ore attuali, alle 300mila nel 2023, più un successivo mutamento causato da nuove tecnologie e nuovi profili. Il tutto, ricordiamo, dovrebbe causare il passaggio, attraverso fluttuazioni naturali, dagli attuali 400 dipendenti a 200230 nel 2026. Al Municipio di Bellinzona viene inoltre chiesto di effettuare la riurbanizzazione del comparto industriale prevedendo un inserimento armonioso nel contesto cittadino e norme pianificatorie che dimostrino sensibilità sociale e ambientale.

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