Cinquanta segnalazioni per zanzara tigre a Bellinzona

Sono pochi i Bellinzonesi che quest’anno possono dire d’essere stati risparmiati dagli attacchi della zanzara tigre. Da questa primavera fino ad ora, il Comune ha ricevuto una cinquantina di segnalazioni. Va detto però che i cittadini infastiditi dall’insetto che decidono di rivolgersi alle autorità sono solo una parte, il problema è in realtà molto più esteso. E se la presenza più massiccia era finora concentrata perlopiù tra Bellinzona e Giubiasco, ora se la grattano anche più a nord: negli ultimi tempi molte segnalazioni sono giunte da Claro e Preonzo.

«Finora abbiamo eseguito trattamenti a Bellinzona e Giubiasco e in alcuni quartieri della cintura sud», spiega Christian Paglia, capodicastero Opere pubbliche e ambiente (Dop) della Città. In redazione è giunta anche la segnalazione di un abitante di Monte Carasso esasperato dalla massiccia presenza dell’insetto nei pressi del pozzo di decantazione sul fiume tra Monte Carasso e Sementina, dove oltre alle zanzare, segnala anche un problema di degrado con presenza di rifiuti di vario genere. Il capo del Dop conferma d’aver ricevuto segnalazioni riguardo a zanzare in quella zona.

Ma chi deve intervenire? Quando il problema sorge sul territorio comunale è il Comune che agisce, mentre quando è su suolo privato sta al cittadino eseguire i trattamenti. «Talvolta – spiega Paglia – dobbiamo intervenire inviando una raccomandata per chiedere a un privato di svolgere il trattamento». È però successo che qualcuno si è rifiutato di effettuare il trattamento «in quel caso ci siamo presentati di persona per spiegare perché è importante agire». Il nostro interlocutore fa presente che dalla prossima primavera – anche su indicazione della Supsi – probabilmente sarà necessario effettuare il trattamento anche in quartieri più a nord. Il costo a carico del Comune per gli interventi è di circa 10mila franchi, con le nuove zone salirà di circa 5mila.