Bellinzonese

Delitto di Monte Carasso, pure la moglie resta in carcere

Respinta la richiesta dei difensori della 39enne russa. Si scava nei cellulari della coppia

7 settembre 2018
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Arrestata a fine giugno, la sua permanenza al Carcere giudiziario della Farera si prolunga di tre mesi. Al contrario, i suoi legali ne avevano chiesto la scarcerazione, senza ottenerla. Dovrà dunque rimanere in cella a disposizione degli inquirenti – per decisione del giudice dei provvedimenti coercitivi che ha accolto la richiesta formulata dalla procuratrice Chiara Borelli – la 39enne russa accusata di omicidio insieme al marito di Minusio, anch'egli arrestato ma già nel mese di maggio e tutt'oggi in stato di detenzione preventiva.

Vittima, l'ex moglie di lui uccisa a Monte Carasso due anni fa inscenandone il suicidio. Movente, ricorda la Rsi dando la notizia, i problemi finanziari derivati dalla separazione. La decisione è stata motivata con più argomenti, tra i quali il pericolo di fuga. Secondo gli inquirenti la 39enne avrebbe istigato il marito a uccidere l'ex-consorte. Accusa che lei respinge. Inoltre lui nega di essersi fatto manipolare, o quanto meno non dà segni di essersene accorto. D'altronde, la perizia psichiatrica cui è stato sottoposto ravvisa una lieve scemata imputabilità. Negli scorsi giorni entrambi sono stati interrogati; le indagini si stanno concentrando sui messaggi recuperati nei rispettivi cellulari.

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