Bellinzonese

Mozione interpartitica per salvare l'Infocentro di Pollegio

"DIamogli una nuova vita!". Cinque granconsiglieri delle Tre Valli chiedono al governo di riaprire le trattative con le autorità federali

Ti-Press
5 settembre 2018
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Il mancato accordo tra Confederazione e Cantone per l'acquisizione da parte di quest'ultimo dell'Infocentro AlpTransit di Pollegio, continua a far discutere. Dopo alcune prese di posizione e una mozione dei deputati leventinesi Michele Guerra e Franco Celio, dalle Tre Valli si alza un nuovo appello. Cinque granconsiglieri della regione (prima firmataria Gina La Mantia, Franco Celio, Raffaele De Rosa, Omar Terraneo e Simone Ghisla) hanno consegnato una mozione interpartitica per chiedere di salvare lo stabile edificato in occasione del cantiere del secolo.

"Si tratta di un edificio di pregio architettonico che ha fatto da riferimento per l’intero progetto di AlpTransit", inaugurato nel 2003 e realizzato "grazie all’investimento di denaro pubblico per un costo totale di circa 11 milioni di franchi ed è stato concepito per durare nel tempo”. Perciò demolirlo non avrebbe alcun senso e anzi, aggiungono i deputati, sarebbe come "dare uno schiaffo alle Tre Valli, regione già confrontata con una crisi economica e demografica, che necessità, più che mai, di costruzione e sviluppo volti al futuro, non la distruzione di una struttura già esistente, proficua per il territorio e la sua popolazione".

Tra i pregi dell'edificio – che, ricordiamo, fa gola alla Regione Tre Valli per insediare alcuni servizi come lo Spitex – vengono elencati una buona flessibilità ("prerogativa per una sua riconversione funzionale") una posizione strategica e simbolica e la facilità d’accesso anche con i trasporti pubblici.

La mozione chiede dunque che il Consiglio di Stato riapra urgentemente il negoziato con la Confederazione per evitare la demolizione: la convenzione iniziale che prevede lo smantellamento va eventualmente adattata e "lo scambio tra i terreni della Saleggina a Bellinzona, attualmente di proprietà dell’esercito svizzero e i terreni a est dell’Infocentro e della centrale di comando Ffs in direzione dell’abitato di Pollegio, manterrà la sua piena valenza, quale che sia l’esito relativo all’edificio Infocentro".

 

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