Bellinzonese

Colonie estive al Polo Sud: ‘Il personale è sufficiente’

Il presidente dell’associazione Matteo Cheda replica all’interpellanza Mps inoltrata al Municipio di Bellinzona

Ti-Press
25 agosto 2018
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Durante le colonie estive dell’associazione Polo Sud di Bellinzona, il numero di personale era sempre sufficiente a garantire la presa a carico dei bambini iscritti? È una delle domande contenute nell’interpellanza inoltrata al Municipio dalle consigliere comunali Mps Angelica Lepori e Monica Soldini. Durante l’estate, nel quartiere di Bellinzona centro “una parte importante di famiglie fa capo all’associazione Polo Sud, ma a quanto abbiamo constatato non sempre in questa struttura le garanzie di qualità del servizio sembrano essere rispettate”, si legge nell’interpellanza. Sembrerebbe – scrivono le due consigliere comunali Mps – che in alcuni momenti della settimana il numero di personale presente fosse inferiore alle necessità, con due educatrici che si dovevano occupare di 50 bambini per l’intera giornata.

Interpellato dalla ‘Regione’, il presidente dell’associazione Matteo Cheda ha spiegato come tutto sia invece in regola, citando l’articolo 41 del Regolamento della legge per le famiglie: nel capitolo 3, riguardante Centri che organizzano attività extrascolastiche, insieme ad altri punti viene indicato che l’autorizzazione è concessa agli enti che dispongono di almeno un’unità di personale educativo (maggiorenne e diplomato) ogni 25 bambini.

Premesso che il caso estremo di 50 bambini e due unità di personale sia accaduto un giorno soltanto, il numero di maestre diplomate al Polo Sud è superiore al minimo legale. Tra giugno e agosto, aggiunge Cheda, il centro ha ospitato in media 69 bambini al giorno (minimo 41 e massimo 105) e hanno lavorato ogni giorno da 3 a 8 maestre diplomate. Ognuna si è dovuta occupare di un numero di bambini tra 10 e 21 (in media 14,7).

Un altro dei punti evidenziati nell’interpellanza è una struttura, quella del Polo Sud, che “fa capo spesso a personale non formato o con lo statuto di supplente”. A tal proposito Cheda precisa che i gruppi (in genere tre, suddivisi per età) sono sempre accompagnati da persone formate, affiancate da personale in stage.

Lepori e Soldini chiedono inoltre al Municipio se non “sarebbe necessario, vista la crescente domanda da parte delle famiglie, istituire, sul modello di quanto avviene a Lugano da diversi anni e con successo, una forma di colonia estiva pubblica gestita dal Comune e con tariffe agevolate?”. Cheda spiega come il paragone con il progetto comunale ‘Viva Lugano’ venga vinto dal Polo Sud, dove una settimana di colonia costa 80 franchi. A Lugano, invece, 110, esclusi i trasporti che a Bellinzona sono compresi nel prezzo. Un altro vantaggio, spiega Cheda, è la possibilità di iscriversi a singole giornate, anche all’ultimo momento.

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