Bellinzonese

Crepe e sassi nella ciclopista tra Giubiasco e Gudo

La Città di Bellinzona e il Consorzio correzione fiume Ticino proporranno al Cantone una copertura

Ti-Press
17 agosto 2018
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“C’è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l’unica salvezza”. Sicuramente Giorgio Gaber non si riferiva a quella che costeggia la diga insommergibile accanto al fiume Ticino, tra Giubiasco e Gudo, dove chi ci mette i piedi, le ruote o le rotelle deve prestare molta attenzione. Il tratto più problematico della Strada dell’Argine è quello fra il depuratore e l’allevamento di maiali: qui l’asfalto presenta crepe e cedimenti verso i campi agricoli. Una conformazione che induce ciclisti, corridori e soprattutto i sempre più frequenti pattinatori a spostarsi al centro della carreggiata per evitare di cadere o stortarsi una caviglia, col rischio però di incrociarsi con chi sopraggiunge in senso opposto. La strada fa parte del percorso ciclabile nazionale ed è di proprietà della Città di Bellinzona, cui compete la manutenzione. Il Dicastero opere pubbliche e ambiente (Dop), interpellato dalla ‘Regione’, è a conoscenza del problema e intende porvi rimedio. Sul medesimo tratto, fino a Gudo, è inoltre facile incappare in insidiosi cumuli di ghiaia e sassi. Sono prodotti dai mezzi privati e agricoli che risalgono le rampe sterrate di accesso alla diga insommergibile. Anche in questo caso il Dop conferma di essere a conoscenza del problema e di fare il possibile per la manutenzione. E proprio per questo intende porre rimedio definitivo di concerto col proprietario della zona sterrata golenale, che è il Consorzio correzione fiume Ticino, proponendo al Cantone una copertura in beton delle rampe. Una soluzione che dovrebbe essere approvata anche dall’Ufficio natura e paesaggio, poiché ritenuta migliore rispetto a un’asfaltatura, meno adatta per un comparto di valenza naturalistica e fuori zona edificabile. Il Dop sta allestendo il dossier con l’auspicio di poter intervenire al più presto. Nel frattempo si adopera per cercare di tenere pulita la strada con i mezzi e il personale a disposizione per gli oltre 300 km di strade comunali di propria competenza.

Verso il completamento della rete

Il percorso ciclabile in questione è molto frequentato e vi si diramano importanti collegamenti ad altre piste ciclabili della regione. Negli ultimi anni la Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (Crtb), il Cantone e, per quanto riguarda Bellinzona, il Dicastero territorio e mobilità (Dtm) stanno cercando di collegare al meglio tra loro quelle esistenti. Come sottolinea Simone Gianini, presidente della Crtb e municipale a capo del Dtm, si tratta di opere che consentiranno di avere una rete ciclabile ancora più connessa.

A tal proposito, in fase di ultimazione vi è un intervento realizzato dal Cantone in zona Seghezzone a Giubiasco, dove è stato perfezionato un collegamento verso le zone 30 che costeggiano la ferrovia. Quest’opera permetterà di circolare in bicicletta accanto alla ferrovia in maniera ininterrotta giungendo da Camorino verso Bellinzona, per il cui completamento manca ancora soltanto il ponte ciclabile che scavalcherà la trafficata strada cantonale tra Giubiasco e Bellinzona, rimasto bloccato da un ricorso su un appalto, che nel frattempo si è però risolto. L’obiettivo è che la nuova passerella possa essere terminata nella prossima primavera. Con l’idea di completare anche trasversalmente la rete esistente, Gianini sottolinea gli interventi di prossima realizzazione su via Mirasole, dove gli spartitraffico e i semafori sono stati adattati anche per l’attraversamento in bici. Grazie agli interventi realizzati a nord della stazione verso Arbedo, a quelli in corrispondenza del nodo intermodale di Castione verso Claro e con i progetti di nuova passerella verso Gorduno, di ciclopista sul sedime dell’ex Ferrovia retica sino a Lumino e di messa in sicurezza del ponte di Gudo, conclude Gianini, «nei prossimi anni il Bellinzonese potrà disporre di una rete ciclabile di tutto rispetto».

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