Bellinzonese

Un quartiere-modello attorno alla 'cattedrale' delle Officine

Nel comparto che Cantone e Città acquisiranno in cambio dei 120 milioni per le Ffs: parco tecnologico, appartamenti, centro espositivo e scuole

27 giugno 2018
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“Un’occasione unica per il mantenimento di uno stabilimento industriale Ffs nella regione e per realizzare un nuovo sito industriale moderno, che sul lungo periodo assicurerà al Ticino posti di lavoro qualificati in un settore innovativo”. Così Consiglio di Stato e Municipio di Bellinzona riassumono i rispettivi impegni di 100 e 20 milioni a favore delle nuove Officine Ffs previste a Castione (invesetimento complessivo circa 360 milioni) e i cui messaggi sottoposti a Gran Consiglio e Consiglio comunale sono stati firmati oggi e presentati in grandi linee ai media. L'impegno di 120 milioni – hanno ricordato il presidente del governo Claudio Zali e il ministro Economia e finanze Christian Vitta – ottiene in contropartita il passaggio di proprietà di circa metà (55'000/60'000 metri quadrati) dell'attuale comparto industriale delle Ferrovie situato in centro città.

Sede definitiva del Parco nazionale dell'innovazione

“Si tratta di un’area centrale ben servita dai trasporti pubblici e strategica dal punto di vista dello sviluppo economico e residenziale, che offre la possibilità di insediare un parco tecnologico e realizzare un quartiere-modello”. Il parco tecnologico prevede la realizzazione della sede definitiva del Parco nazionale dell’innovazione (Switzerland Innovation Ticino) e la nuova ubicazione della sede centrale del Tecnopolo Ticino. “Queste iniziative – evidenzia il Cantone – sono volte ad attrarre centri di ricerca e sviluppo di aziende esistenti o startup innovative favorendo la creazione di posti di lavoro di qualità”.

Inoltre, la prevista adesione del Ticino alla Greater Zurich Area, “favorirà l’insediamento di realtà imprenditoriali e produttive innovative e ad alto valore aggiunto, che contribuiranno a tutti gli effetti alla crescita qualitativa dell’economia cantonale”. Questi ultimi aspetti “sono perfettamente in linea con la politica di sviluppo economico del Cantone, che negli ultimi anni ha affinato gli strumenti e investito risorse rilevanti per la ricerca, l’innovazione e la formazione, profilandosi come un Cantone fortemente improntato all’innovazione e sempre più connesso al sistema dell’innovazione nazionale”.

Città verso il Masterplan

Per quanto riguarda le mire comunali, il sindaco Mario Branda e il municipale Simone Gianini (capo Dicastero territorio e mobilità) hanno svelato alcuni possibili contenuti della parte di area che attorno all'edificio protetto denominato 'cattedrale', verrebbe destinata alla Città: si va da contenuti abitativi (intergenerazionali e a pigione moderata), a spazi culturali ed espositivi, fino a vari gradi di scuole dall'asilo fino alle medie. Governo e Municipio chiedono anche lo stanziamento di complessivi 1,5 milioni (ripartiti in parti uguali con le Ffs) per svolgere il mandato di studio in parallelo relativo allo sviluppo del quartiere-modello. Con un bando internazionale verranno selezionati cinque gruppi interdisciplinari che saranno incaricati di sviluppare un Masterplan; quello giudicato migliore da una giuria di esperti costituirà l'ossatura per la necessaria variante di Piano regolatore.

A Castione...

Quando questa fase sarà ultimata (si stima fra 2022 e '23) le Ffs potranno dare avvio alla realizzazione della nuova Officina di Castione dove inizialmente saranno impiegati 200/230 degli attuali 350 operai attivi nello stabilimento cittadino. «Non saranno operati licenziamenti», ha rimarcato Vitta ricordando i contenuti della lettera d'intenti sottoscritta lo scorso dicembre da Cantone, Città e Ffs, nella quale queste ultime s'impegnano ad avviare un programma di formazione (8 milioni) destinato alla manodopera che si occuperà in futuro della manutenzione (leggera e pesante) dei treni Giruno e Tilo, nonché della manutenzione pesante dei treni Etr 610. Pure previste “altre attività a complemento (componenti, mercato terzo). La sua disposizione, inoltre, permetterà un maggiore sviluppo e l’implementazione di ulteriori settori d’attività da parte di Ffs rispettivamente di aziende terze a loro correlate”.

Iter laborioso

L'iter per le nuove Officine Ffs a Castione e per la riconversione del comparto cittadino appare affatto lineare. I due crediti per complessivi 120 milioni sono infatti referendabili; la fase pianificatoria prevede la possibilità di impugnare determinate decisioni con dei ricorsi; non da ultimo il Gran Consiglio, dopo aver votato settimana scorsa la ricevibilità del testo edulcorato, dovrà entrare nel merito dell'iniziativa popolare 'Giù le mani'. Molta carne al fuoco dunque per la politica cittadina e cantonale e forse per i giudici. Senza contare la possibilità che la popolazione bellinzonese e ticinese sia chiamata una o più volte a esprimersi nell'urna.

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