Bellinzonese

L'Infocentro piace ai Comuni delle Tre Valli

Già 11 esecutivi hanno espresso il loro sostegno a una lettera inviata dal Municipio di Pollegio 'per dare un forte segnale alla politica cantonale'

Ti-Press
3 maggio 2018
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Che la Regione Tre Valli (Rtv) fosse interessata all’acquisto dello stabile Alp-Transit – che durante la realizzazione della galleria di base del San Gottardo era utilizzato come infocentro – era emerso circa un anno fa, in occasione dell’assemblea in cui erano stati stanziati 20mila franchi destinati a uno studio di fattibilità per l’acquisto e l’eventuale sua trasformazione. Mentre le trattative con la società proprietaria AlpTransit San Gottardo Sa rimangono ferme, ora il Municipio di Pollegio ha deciso di portare avanti il discorso facendosi capofila della volontà politica regionale e rivolgendosi direttamente a tutti i 14 esecutivi delle Tre Valli.

Obiettivo – spiega da noi contattato il sindaco John Mercoli – dimostrare che i Comuni credono nella bontà di questo stabile che nel frattempo rimane chiuso e inutilizzato. «Al Municipio di Pollegio sta a cuore lo stabile dell’infocentro per ciò che ha rappresentato e per quello che ci auguriamo rappresenterà in futuro. Speriamo infatti che, vista la sua importanza, qualcuno possa presto aprire, utilizzare e valorizzare questo edificio», sottolinea Mercoli. La lettera inviata lo scorso mese ha già nel frattempo ricevuto una risposta positiva da 11 esecutivi, tutti disposti a dare il proprio sostegno all’idea di utilizzare l’infocentro per servizi destinati agli abitanti dei propri Comuni. L’intenzione della Regione Tre Valli, spiega il presidente Rinaldo Volpers, è in particolare quella di trasferire nell’edificio di Pollegio la sede del Servizio d’assistenza e cura a domicilio (dal 1° gennaio Spitex Tre Valli).

 

‘Un segnale forte alla politica cantonale’

Se a livello regionale le intenzioni sono buone, tutto dipenderà da chi entrerà in possesso dello stabile che ha una superficie di circa 2mila metri quadrati. L’anno scorso Gina La Mantia e altri deputati avevano interrogato il Consiglio di Stato sulla decisione del Cantone di non acquistare l’infocentro a un prezzo simbolico di 100mila franchi per potervi insediare l’Atte Biasca e valli (nel frattempo trasferitasi in una nuova sede nel borgo). Nella risposta datata giugno 2017, il governo sottolineava che in quel momento l’infocentro non rispondeva ai bisogni dello Stato. Aggiungeva però che, secondo il Cantone, “tutte le ipotesi di soluzione devono considerare l’interesse della regione che ha subito direttamente l’impatto dei lavori per l’esecuzione dell’opera”. In tal senso sembrerebbe sensata l’idea dei Comuni delle Tre Valli di poter disporre dell’edificio per servizi legati al territorio e ai cittadini.

La speranza di John Mercoli, che con le prese di posizione dei comuni auspica di poter dare un segnale forte alla politica cantonale, è che si giunga a trovare – forse proprio grazie al sostegno del Cantone – una soluzione a corto termine, riuscendo finalmente a mettere fine al periodo di chiusura che persiste da giugno 2015 e a scongiurare lo smantellamento (come intendeva fare AlpTransit nel caso in cui non avesse trovato acquirenti). Per quanto riguarda l’investimento, Mercoli sottolinea che idealmente non dovrebbe pesare sulle casse dei Comuni. Tutto dipenderà però dall’esito delle trattative: tra gli attori interessati all’acquisto, ricordiamo, figura anche la Confederazione, con diritto di prelazione su Comuni e Cantoni. Nel 2017 Armasuisse si era fatta avanti per acquisire stabile e terreni, dove potenzialmente trasferire lo stand di tiro della Saleggina, sul cui sedime potrebbe in futuro sorgere il nuovo ospedale.

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