Bellinzona

Lega e Udc chiedono al Municipio di Bellinzona di posticipare il referendum sugli stupendi

Firme raccolte da Lega, Udc e Mps
27 novembre 2017
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"La scelta di far votare sul referendum senza lasciare il tempo di dibatterne pubblicamente comporta grossi rischi procedurali". Ne sono convinte le sezioni Lega e Udc di Bellinzona che hanno scritto oggi al Municipio di Bellinzona invitandolo a posticipare la votazione sul Regolamento comunale al mese di marzo del 2018. Ricordiamo che la data scelta dalla Città per la votazione comunale è il prossimo 21 gennaio.

"La decisione municipale di riuscita del referendum è stata pubblicata all’albo comunale il 22 novembre ultimo scorso. La stessa, contrariamente a quanto si dovrebbe fare, non indica i termini e i mezzi di ricorso: ciò è previsto dalla legge sulla procedura amministrativa", sottolineano Lega e Udc nella lettera. Aggiungono quindi che il termine di ricorso di 30 giorni scadrebbe il 22 dicembre ma, calcolando le ferie giudiziarie, la decisione municipale diventerebbe definitiva solo l’8 gennaio. "Se un qualsiasi cittadino dovesse ricorrere agli inizi di gennaio contro la decisione di riuscita del referendum, anche per l’effetto sospensivo che dovrebbe essere concesso, si arrischia di fare annullare la votazione già in corso", continua lo scritto odierno.

"A nostro modo di vedere, la procedura da voi adottata è rischiosa e ce ne distanziamo: sarebbe grave dover annullare una votazione in corso e buttare il materiale inviato a casa agli oltre 20'000 elettori con i relativi costi". La nuova data proposta è quella del 4 marzo 2018, quando sono cioè previste le votazioni federali.

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