Bellinzona

Nuova Bellinzona, primo referendum: contro le 'maxi' paghe dei municipali. Stasera Mps e Lega/Udc decidono

L'esecutivo al completo
26 settembre 2017
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La Bellinzona aggregata, nata lo scorso aprile, potrebbe ben presto confrontarsi col primo referendum. Tema del contendere, ha riferito stasera 'TicinoNews', il nuovo Regolamento comunale votato lunedì 18 a larga maggioranza dal Legislativo, e meglio l'articolo 91 dedicato alle paghe dei municipali, che sono state aumentate a fronte del richiesto maggior impegno politico.

L'Mps decide stasera

Aumentate troppo, tuttavia, secondo il Movimento per il socialismo (Mps) e secondo alcuni esponenti del gruppo Lega/Udc/Noce/Ind (gruppo che in sala ha votato in modo non compatto). L'Mps deciderà stasera se lanciare il referendum, ossia la raccolta di 3mila firme entro 45 giorni dalla pubblicazione della risoluzione avvenuta venerdì scorso. Matteo Pronzini, da noi interpellato, rinvia a domani una comunicazione ufficiale. Ma, aggiunge, «è quasi certo che il referendum venga lanciato, anche a sostegno degli altri 10 emendamenti proposti dall'Mps, come ad esempio il salario minimo di 4'000 franchi per i dipendenti». Undici emendamenti di cui zero accolti dal plenum. «Siamo pronti a mobilitarci da soli», ipotizza Pronzini: «Se poi anche gli altri vorranno lanciare un loro referendum, allora si sommeranno le firme».

La Lega decide per telefono

Una decisione è attesa, pure stasera, dall'area Lega e Udc. Il coordinatore della Lega Sacha Gobbi è prudente ma lascia intendere – visto anche il comunicato di metà luglio critico sulle paghe dei municipali – che la via è segnata: «Sappiamo bene di avere un nostro municipale, Mauro Minotti. Il quale ci ha lasciato libertà d'azione. L'ammontare degli stipendi suscita perpelssità in molti di noi. Stasera prevedo una serie di telefonate decisive. Se riusciremo poi a confrontarci con l'Mps per puntare a un obiettivo comune, tanto meglio».

Le cifre in ballo

Il nuovo Regolamento comunale prevede 120mila franchi annui per il sindaco impiegato al 70% (prima dell’aggregazione erano 55mila), 95mila al vice al 60% (prima 37mila) e 80mila agli altri cinque municipali al 50% (prima 35mila). Il tutto per un impegno diluito sui 7 giorni della settimana. Più un rimborso forfettario annuo delle spese vive rispettivamente di 12mila, 9mila e 6mila franchi. Ma senza alcun prelievo per la cassa pensione (ognuno deve provvedere per sé). Il totale non supera la somma di quanto intascavano in precedenza i 13 Esecutivi prima dell'aggregazione.

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