Bellinzona

Bellinzona Beatles Days: un’edizione che dà i numeri

(Franco Coletta)
8 giugno 2017
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30, 40 e 50 sono i tre numeri attorno ai quali ruota l’edizione 2017 dei Bellinzona Beatles Days, la rassegna musicale estiva promossa dalla Fondazione del Patriziato della Turrita in programma da giovedì 20 a sabato 22 luglio in Piazza del Sole. “30, 40, 50” che stanno a rimarcare altrettanti anniversari legati al genere di cui il festival, sin dai suoi albori, si è fatto alfiere nella Svizzera italiana e non solo: le sonorità dei “favolosi anni Sessanta” di cui i Beatles rappresentano la massima e più conosciuta espressione e quel “classic rock” che, partendo proprio dalla lezione del quartetto di Liverpool, ha rivoluzionato l’universo sonoro nonché la cultura ed il costume dei decenni successivi.

30 anni nel segno di Hendrix

Il primo di questi anniversari  è legato a quella che la stampa internazionale definisce “probably the best Hendrix coverband in the world”:  il trio elvetico dei More Experience che nell’estate del 2017 festeggia sei lustri di attività. Trent’anni durante i quali l’ensemble guidato dal cantante e chitarrista bellinzonese Marcel Aeby  e completato da Henry Imboden al basso e Marco Brander alla batteria, ha effettuato oltre 800 concerti in tutta Europa - tra cui tour con Noel Redding (il bassista della Jimi Hendrix Experience), Buddy Miles (il batterista della Band of Gypsys), Alvin Lee (l’indimenticato leader dei Ten Years After) e Steve Lukather (il chitarrista e leader dei Toto) -  preso parte ad innumerevoli show radiotelevisivi e registrato vari album sempre all’insegna della musica di Hendrix, riproposta in maniera fedele, pur senza rinunciare a spiccati elementi di originalità. Elementi che verranno riproposti a Bellinzona all’interno di uno show esclusivo per la Svizzera, in programma nella serata di venerdì 21 luglio.

40 anni di “Musica Ribelle”

 Il secondo genetliaco festeggiato sono i “Quarant’anni della Musica Ribelle”,  progetto con il quale il cantautore milanese Eugenio Finardi ricorda uno dei momenti più interessanti della sua carriera, ovvero la pubblicazione di una serie di dischi (Non gettate alcun oggetto dai finestrini, Sugo, Diesel, Blitz e Roccando rollando) che hanno segnato l’inizio e lo sviluppo di un filone musicale alternativo e indipendente, che ancora oggi rappresenta una pietra miliare del rock italiano. Progetto nel quale Finardi ripropone le canzoni di quegli album con gli arrangiamenti originali dell’epoca e che nel concerto in Piazza del Sole – in calendario anch’esso per  venerdì 21 luglio –  focalizzerà l’attenzione su Diesel, ellepì uscito esattamente 40 anni fa e composto da brani i cui testi evidenziano il forte coinvolgimento politico che caratterizzava gli artisti di allora e che, musicalmente, risentono delle loro straordinarie aperture stilistiche, particolarmente evidenziate dalla canzone che dà il titolo all’album, di chiara impronta jazz-rock. Nello spettacolo non mancheranno tuttavia anche altri storiche composizioni di quel felicissimo periodo, dalla canzone-manifesto Musica Ribelle a La Radio all’immancabile Extraterrestre, accompagnate da riflessioni inedite sulla nascita dei brani sul metodi di lavoro in studio durante la loro registrazione.

50 anni del sergente Pepper di “capitan” Zappa

La cifra più alta della rassegna, il 50, è dedicata invece ad una duplice ricorrenza, una locale e una universale. La prima sono i 50 anni di attività del cantautore bellinzonese  Marco Zappa, traguardo raggiunto dopo un lungo percorso artistico durante il quale ha esplorato buona parte delle tendenze contemporanee, dal beat al rock alla musica etnica, dalla canzone d’autore impegnata a quella dalle sfumature più popolari, senza dimenticare approcci a sonorità più colte e raffinate. Il tutto sempre affiancato da musicisti di prim’ordine che, molte volte, ha provveduto a “svezzare” e a lanciare, da autentico “capitano”, appunto. Per celebrare questo importante anniversario Marco Zappa negli scorsi mesi ha pubblicato un doppio album, PuntEBarrier, ma anche uno spettacolo speciale dedicato ai “Fab Four” che, sabato 22 luglio, riproporrà sul palco dei Beatles Days (dei quali – va ricordato – è stato il “padrino”, tenendoli a battesimo nell’ormai lontano 2001)  e che in seguito proporrà anche a Liverpool nella più importante rassegna beatlesiana al mondo.

Il secondo e forse più noto cinquantennale – che verrà celebrato anch’esso nella serata di sabato 22 luglio – è quello di "Sgt. Pepper’s Lonely Heart Club Band", il più celebre album beatlesiano, nonché una delle pietre miliari della discografia mondiale. Pubblicato il 1° giugno 1967, inserito dall’autorevole rivista Rolling Stones al primo posto nella lista dei 500 migliori dischi di sempre, oltre ad essere uno dei primi “concept album” della storia del rock nonché uno dischi in assoluto  più venduti (si stima che abbia venduto oltre 30 milioni di copie) e premiati (4 Grammy Awards nel 1967) Sgt. Pepper’s segnò una decisa svolta nella produzione stilistica del quartetto di Liverpool e, di riflesso, anche all’interno dell’universo del pop del quale i Beatles rappresentavano la massima espressione. A far rivivere l’epopea di quella leggendaria produzione, i cui suoni ancora oggi vengono considerati avanguardistici e le cui coreografie sono divenute uno dei simboli degli anni Sessanta, saranno i celebri Beat Box, la più affermata e quotata tribute-band beatlesiana europea con  un nuovo e speciale spettacolo realizzato appositamente per l’occasione.

Uno sguardo al presente e al futuro

Se sono le ricorrenze del passato a tenere banco, ai Bellinzona Beatles Days, non mancano tuttavia anche attenti sguardi al presente e al futuro, con particolare riferimento alla realtà musicale della Svizzera italiana e dei suoi immediati dintorni. In quest’ottica va letta la collaborazione con uno dei più importanti “contest” europei l’Emergenza Festival, che ogni anno, in location disseminate in tutto il continente, seleziona alcune delle più interessanti proposte della musica contemporanea. Tra queste l’ensemble Moon & Sun, composto da Susanna Lepori e Mattia Beffa, che ha fatto incetta di premi nelle tappe ticinesi della rassegna e ai quali spetterà l’onore di aprire, venerdì 21 luglio, i concerti in Piazza del Sole. Sempre venerdì in Piazza del Sole il pubblico potrà assistere ad da un’altra talentuosa proposta, quella di Michela Sala, interprete comasca reduce da un’impressionante serie di affermazioni in contest televisivi italiani (da Sky alla Rai). 

Anche nella  serata beatlesiana di sabato non mancheranno interessanti “opening act”, come il giovane Filippo Caretti, la cui reinterpretazione dei classici beatlesiani ha da tempo varcato i confini della natia Lombardia, i Nowhere Land,  “home band” della rassegna e  principale tribute-band dei Beatles della Svizzera italiana e l’immancabile Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d’Italia e anima di tutte le manifestazioni – musicali e non – legate ai “Fab Four” nella Penisola.

E per concludere un gradito ventennale

A completare la ricca sarabanda numerica dei Bellinzona Beatles Days c’è infine un ulteriore anniversario, i vent’anni di attività della Fondazione del Patriziato di Bellinzona, promotrice della rassegna ma anche di molte altre attività culturali, ricreative e benefiche nella regione. Un compleanno i responsabili della Fondazione hanno deciso di festeggiare offrendo l’ingresso gratuito, sia all’anteprima della kermesse –  il “concerto aperitivo” di giovedì 20 luglio al Bar Viale con gli One More, sia alle due ricchissime serate in Piazza del Sole.

Info www.beatlesdays.ch

 

 

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