Claro

Claro, in vendita l'ex casa parrocchiale di San Nazaro

8 luglio 2015
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«La Parrocchia di Claro sta vendendo i gioielli di famiglia?». È l'interrogativo posto in un comunicato stampa dall'insegnante in pensione Giancarlo Bullo, autore di alcuni libri, informando che da qualche settimana è apparso sull'albo parrocchiale l'annuncio che il Consiglio parrocchiale ha aperto un concorso beni immobili nel quale dice che “così autorizzato dall'Assemblea parrocchiale e dall'Ordinario della Diocesi mette in vendita la particella n°. 264 di di mq 951 con abitazione esistente e piccolo rustico. Prezzo base di partenza 500'000 franchi”. Oggi scade il termine per inoltrare le offerte. L'oggetto messo all'asta è la casa parrocchiale annessa all'antica chiesa di San Nazaro (già citata nel 1200) e non più parrocchia da oltre mezzo secolo, essendo stata annessa a quella principale di San Rocco negli anni 60. L'edificio in questione ha attualmente due proprietari: la parte nord del Comune, quella a sud della Parrocchia. «E così – commenta Bullo – la comunità di Claro, dopo aver lasciato in mani private le due castalderie, il torchio, il mulino, la Cá dal capelán di mónigh, la Cá di Fatór, ecc., oggi nell'indifferenza più generale mette in vendita un altro edificio importante per la piccola storia di una comunità di periferia».

Contattato dalla 'Regione', il presidente del Consiglio parrocchiale Severino Bronner spiega che l'edificio costa parecchio in opere di manutenzione, e che l'ultimo importante investimento di 180mila franchi, eseguito una decina d'anni fa, non è stato adeguatamente ammortizzato perché con l'affitto non è stato recuperato l'ammontare degli interessi. Nel frattempo la Parrocchia sta costruendo una nuova palazzina di 9 appartamenti che le consentirà di rendersi finanziariamente autosufficiente qualora in futuro dovesse provvedere da sola, diversamente a oggi, a stipendiare il parrocco in caso di aggregazione comunale. Da qui la convinzione, fatta propria dall'Assemblea parrocchiale, che «continuare mantenere la casa di San Nazaro è un peso insostenibile», conclude Bronner.

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