Mondiali di hockey

Svizzera, che peccato

La Svezia vince il Mondiale ai rigori. Dopo 80' il risultato era di 2-2. Grande rammarico e delusione per una Svizzera comunque immensa

Keystone
20 maggio 2018
|

I rossocrociati sognano il miracolo e conducono 2-1 sino al 35’, ma ai rigori festeggiano i nostri avversari. Decidono le trasformazioni di Ekman-Larsson e Forsberg. La Svezia si laurea così campione del mondo per l’undicesima volta, gli elvetici tornano a casa con una splendida medaglia d’argento e tanto rammarico.

Fischer conferma la medesima formazione che ha sconfitto la Svezia.

La finalissima inizia con una bella combinazione tra Corvi e Niederreiter, ma il portiere svedese Nilsson fa buona guardia. Dall’altra parte è invece Arvidsson a sfiorare il punto d’apertura. Non ci sono fasi di studio e le due squadre giocano a viso aperto. Ciò malgrado dopo la miccia iniziale i due estremi difensori non corrono grandi pericoli, ma il ritmo resta alto. La Svezia aumenta la pressione a partire dal nono minuto. Ekman-Larsson si crea una ottima chance, ma Genoni è attento. Al 12’ prima penalità del match sul conto di Niederreiter. Genoni è bravissimo durante i 2’ d’inferiorità numerica bloccando 3 tentativi minacciosi. Ormai è un monologo gialloblù, i nostri hanno raramente il disco, ma all’imrpovviso ecco la sorpresa. Grande azione personale di Josi che è all’origine del punto del vantaggio segnato da Niederreiter al 17’. La reazione svedese non si fa attendere. Un minuto più tardi arriva il pareggio firmato Nyquist, autore di un tiro preciso. Uno svarione elvetico permette a Rakell di seminare il panico davanti a Genoni, ma quest’ultimo risponde presente e così le due contendenti vanno alla prima pausa sul risultato di 1-1.

Il secondo periodo si apre con un’infrazione fischiata a Nyquist. Il powerplay elvetico colpisce, Timo Meier al 24’ segna il punto del 2-1, anche se l’azione non è tipicamente da superiorità numerica. Il gol nasce da un cambio volante avventato degli svedesi. Magnifico nella circostanza il diagonale scagliato dall’ala di San Jose. Gli scandinavi non ci stanno. Segue una lunghissima fase di pressione e sebbene le due squadre giochino a ranghi completi sembra che la Svezia sia in powerplay. I nostri non riescono a liberare il terzo di difesa.. Una penalità di Corvi dà ulteriore slancio a Rakell e soci e così al 35’ arriva il punto del 2-2 siglato da Zibanejad. Anche dopo il pareggio la musica non cambia. Sono sempre gli svedesi ad attaccare, Di rimessa, ben servito da Meier, è Andrighetto a creare un pericolo alla retroguardia avversaria. Poco dopo ci prova anche Moser, ma il suo tentativo non dà esito. La Svizzera chiude comunque in avanti il periodo centrale, anche se nel finale è ancora la Svezia a crearsi una chance. 2-2 dopo 40’. 

La terza frazione comincia con un brivido, Genoni controlla il disco solamente in seconda battuta e in extremis. Gli scandinavi premono e dalla corta distanza impegnano severamente il nostro estremo difensore per due volte. La Svizzera torna a farsi pericolosa al 44’, una conclusione di Müller viene deviata però senza successo da Fiala. Un’incurisone pericolosa da parte di Backlund viene bloccata da Genoni al 47’. Nella circostanza Josi viene spedito sulla panchina dei cattivi. Al rientro dalla penalità il difensore di Nashville si fa nuovamente espellere. Il numero 90 tocca il disco che era nei pressi della panchina dei penalizzati senza prima aver messo entrambi i pattini sul ghiaccio. La Svizzera deve così resistere per 4’ consecutivi con l’uomo in meno sul ghiaccio. Arvidsson si procura una grande opportunità, ma ancora una volta il muro Leonardo Genoni dice no. La tensione è ormai alle stelle, la Svezia ha maggiormente il controllo del disco e continua a spingere. Gli elvetici non stanno però certamente a guardare. Timo Meier al 54’ in backhand sollecita Nilsson. Il disco pesa ora moltissimo, qualsiasi errore può essere decisivo. Le due compagini rischiano poco e cercano di giocare semplice. A 22 secondi dalla fine Ekholm trova il varco e s’invola verso Genoni, il portiere compie il miracolo e salva la Svizzera. Si va così all'overtime.

L’overtime, dalla durata massima di 20 minuti, si disputa a 4 contro 4. Sulle tribune la gente trattiene il respiro. Il primo tentativo è di Klingberg al 63’, Genoni para con il biscotto. La prima conclusione svizzera è di Müller al 64’, ma Nilsson blocca facilmente. Il difensore dei New Jersey Devils ci riprova al 66’, ma il risultato non cambia. Poco dopo un diagonale di Meier termina a lato, mentre sul rovesciamento di fronte Nyquist impegna seriamente Genoni al 68’. Le squadre sono evidentemente guardinghe e cercano di non aprirsi. Un pericoloso tiro da posizione invitante di Klingberg viene fermato da Genoni al 72’. Il bernese si ripete pochi istanti dopo, stavolta il tentativo è di Zibanejad. La Svezia cerca ora il gol con maggior convinzione, Klingberg al 75’ centra un palo da pochi passi. La migliore occasione elvetica arriva al 76’. L’incursione di Fora viene bloccata da Nilsson. Passano pochi momenti e da ghiottissima posizione Fiala spara un onetimer al volo. L’urlo di gioia resta in gola, Nilsson compie una prodezza. All’ultimo secondo una cannonata di Larsson si stampa sul palo. La fortuna ci assiste! Nulla di fatto quindi nemmeno dopo 80’. Il Campione del mondo sarà stabilito ai rigori.

-Il primo rigore lo segna Andrighetto con una grande finta 1-0

-Zibanejad fallisce 1-0

-Fiala si fa parare il tiro 1-0

-Rakell, Genoni para 1-0

-Corvi sbaglia 1-0

-Ekman-Larsson con un tiro precisa segna 1-1

-Haas lo esegue malissimo e sbaglia 1-1

-Forsberg segna con precisione 2-1

-Niederreiter sbaglia, la Svezia vince il Mondiale

È la crudele fine di un due grandissime settimane. Grande Svizzera, è mancato un soffio alla consacrazione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔