Mondiali di hockey

La Svizzera cerca i quarti di finale

Alle 12.15 i ragazzi di Fischer sfidano la Francia. Leonardo Genoni a difesa della gabbia. Berra acciaccato

Keystone
15 maggio 2018
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Grande attesa a Copenhagen. La Svizzera cerca la vittoria che le consentirebbe di accedere ai quarti di finale. Gli elvetici devono conquistare almeno due punti contro la Francia per poter sfidare Finlandia o Stati Uniti nei quarti di finale.

Leonardo Genoni difende la gabbia. Reto Berra, acciaccato non è in panchina, Gilles Senn è la riserva. Meier giocherà con Corvi e Niederreiter, Andrighetto affianca Vermin e Fiala, Hofmann sarà con Haas e Moser, mentre la quarta linea sarà composta da Scherwey, Schäppi e Rod. In difesa, Josi è assieme a Diaz. Fora con Müller. 

In fatto di precedenti, Svizzera-Francia non sorride certo agli elvetici, che l’ultimo ottavo di finale che avevano disputato in una competizione maggiore (in febbraio alle Olimpiadi) l’avevano perso 2-1 al supplementare contro la Germania. «No, non è la situazione ideale – ammette Patrick Fischer –. Solitamente, per accedere ai quarti di finale ci vogliono quattro vittorie e 12 punti. Ciò che possiamo fare è dunque andare a cercare quel successo e quei punti che ancora ci mancano oggi contro la Francia. Fin qui abbiamo giocato bene, e spero che saremo ricompensati di questo. Complessivamente, a questi Mondiali abbiamo disputato 5 buone partite e convinto per un tempo nel match con la Svezia». .

Vittoriosa contro l’Austria e la Bielorussia, la Francia non è dal canto suo riuscita a far tremare le formazioni più quotate del suo girone. Ma, tradizionalmente, quando di fronte c’è la Svizzera, i transalpini sanno trovare una motivazione supplementare: «La Francia è una squadra pericolosa, dotata di diversi giocatori molto scaltri – ammonisce ancora Fischer –. I francesi hanno un powerplay efficace; agli scorsi Mondiali, davanti al loro pubblico, hanno disputato un torneo convincente».

La chiave per venire a capo dei transalpini Fischer la dovrà trovare cancellando tutte quelle sbavature che avevano compromesso le sfide del weekend appena trascorso, a cominciare dalle evitabili penalità che avevano concesso all’avversario l’uomo di movimento in più: «Dopo la doppia sconfitta del weekedn ci vuole una reazione – tuona Tristan Scherwey –. Sapevamo che di fronte ci saremmo trovati due grandi squadre, ma avremmo dovuto fare di più. Contro la Russia abbiamo veramente ben giocato, ma non possiamo essere soddisfatti della partita contro la Svezia. E, soprattutto, siamo usciti dal weekend con 0 punti, cosa che certamente non ci aiuta. Ora non abbiamo alternative: contro la Francia dobbiamo vincere». Vincere anche oltre i tempi regolamentari, visto che con due punti la Svizzera potrebbe solo essere raggiunta a quota 11 punti dalla Slovacchia, però battuta nello scontro diretto.

 

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