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Il Civico mantiene le Mas in chirurgia viscerale ma il prof. Rosso teme la serie B

il prof Raffaele Rosso
18 novembre 2017
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In una competizione all’ultimo paziente, l'ospedale regionale di Lugano riesce a tenersi stretto il mandato federale per la chirurgia complessa a fegato, pancreas e retto. Ma il professor Raffaele Rosso, primario di chirurgia commenta:  ‘Se il privato continua a drenare pazienti, e li invia oltre Gottardo, si perderà il mandato’

A decidere i mandati per la chirurgia viscerale complessa di fegato, pancreas e retto è una pianificazione sovracantonale relativa alla Medicina altamente specializzata (Mas) che analizza i nosocomi svizzeri e valuta chi può fare determinate operazioni. Si concentra perché dove si fanno più interventi complessi diminuiscono complicazioni e mortalità. Questa regola d’oro dirige la politica sanitaria federale. Il Civico ce l’ha fatta dimostrando di avere numeri e competenze. Quale è la posta in gioco per la sanità ticinese e per il master in medicina ce lo spiega il prof. Raffaele Rosso, primario e capodipartimento chirurgia all’Ospedale regionale di Lugano dove è responsabile delle Mas. Per mantenere l’eccellenza in Ticino, dice, ci vuole un gioco di squadra o si rischia di finire in serie B.

Come ha fatto il Civico a mantenere questi mandanti che vengono decisi da una pianificazione nazionale? 

Abbiamo investito parecchio sia per avere chirurghi specialisti per ogni organo; sia in collaborazioni universitarie per avere tutor che ci aiutano ma non ci portano via i pazienti; sia implementando registri e tanto altro ancora. È stato un duro lavoro, la competizione è durissima ma alla fine abbiamo il mandato per la chirurgia complessa di fegato, pancreas e retto per i prossimi 6 anni. Ora però va mantenuto.

E per farlo ci vuole un gioco di squadra di tutta la sanità ticinese. Il gioco di squadra oggi non esiste? 

Questo è proprio il punto. Per mantenere il mandato dobbiamo avere un certo numero di pazienti, compito non facile in un cantone piccolo e ancora più difficile se il privato ci sfila i pazienti. Faccio un esempio: la Clinica Luganese ha appena reso pubblico l'ultimo accordo di una serie di collaborazioni (Hirslanden per cardiovascolare, Kssg a San Gallo per torace, Chuv per fegato e pancreas) con il ‘Clara Spital’ di Basilea per la chirurgia viscerale complessa, dove di fatto verrebbero operati pazienti ticinesi. Sparpagliando i casi su più strutture, e inviandoli fuori dal Cantone, si indebolisce l’intera sanità ticinese.

Il motivo? A Basilea ci sono chirurghi più bravi per la chirurgia viscerale complessa? 

È un ottimo centro per la chirurgia viscerale, fanno il maggior numero di interventi in Svizzera. Ma anche a Lugano abbiamo organizzato una ottima chirurgia viscerale, con vari esperti per ogni singolo organo. Non ci sarebbe motivo di lasciare il Ticino. Ma specialisti e cliniche continuano a stipulare collaborazioni strutturate con istituti per inviare i pazienti fuori cantone: tutto ciò incide sulla massa critica degli interventi in Ticino. Se si continua così nel cantone si farà solo una chirurgia minore. Anche la politica deve reagire.

Che cosa si aspetta da Dss e politica?

Che si pianifichi bene chi fa cosa, sapendo quale è la posta in gioco, superando vari campanilismi. Occorre far nascere un orgoglio medico ticinese per mantenere nel cantone queste competenze e non regalarle ad altri centri svizzeri. Qui la concorrenza è nazionale e serve essere uniti. Ma purtroppo non è così. Che cosa ci guadagna il paziente? Molto poco soprattutto negli interventi di chirurgia viscerale complessa. Chi è stato operato fuori cantone ed ha un’urgenza non va in clinica ma in un ospedale pubblico dove ci sono strutture adeguate. Spesso chi lo deve curare non sa che cosa ha subito. Talvolta è un bel problema.

E per la medical master school?

Se non manteniamo i numeri perderemo i mandati e tutti i pazienti dovranno spostarsi. Questo indebolisce anche la medical master school:  chi verrà ancora in Ticino se non si potrà più fare un certo tipo di medicina e negli ospedali non si troverà un substrato medico di qualità?

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