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Usura e caporalato: 'la denuncia arriva da Unia'

15 novembre 2017
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È stata Unia a denunciare la situazione di usura e caporalato emersa in alcuni cantieri pubblici ticinesi, e sfociata in un'inchiesta della Procura. Lo rivendica lo stesso sindacato. Coinvolta, in particolare, una ditta di Sondrio che stando alle prime risultanze aggirava il limite dei 90 giorni per i lavoratori distaccati.

“In considerazione delle informazioni apparse su alcuni quotidiani, legate al ruolo dei sindacati nello sviluppo dell’indagine, precisiamo che il Sindacato Unia ha proceduto alla segnalazione del caso al Ministero pubblico negli scorsi mesi, collaborando fin dal principio a raccogliere informazioni e testimonianze necessarie all’apertura dell’incarto e allo sviluppo delle indagini” si legge in un comunicato diffuso poco fa dalla stessa Unia.

 “Siamo di fronte ad un nuovo e grave caso di mala-edilizia, che coinvolge importanti cantieri pubblici e privati, ciò che ci costringe nuovamente a chinarci sulla degenerazione del mercato del lavoro del nostro cantone. Degenerazione alimentata anche da questa corsa al ribasso sui prezzi che ormai non risparmia nessun settore economico, sia esso privato che pubblico. Di fronte a questo degrado il sindacato non può permettersi di fare concessioni o compromessi, limitandosi ad incassare il maltolto degli operai, doppiamente vittime del sistema, ma deve energicamente portare il suo intervento a un altro livello. Per questa ragione casi come questo devono essere puntualmente segnalati alle autorità competenti e denunciate con forza politicamente e pubblicamente. Non appena sarà possibile informeremo a mezzo stampa l’opinione pubblica sui contorni di questa vicenda, cosa che non abbiamo ancora fatto fino ad ora onde evitare di interferire con il lavoro che la magistratura sta svolgendo in questa fase”.

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