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'It': due ore di terrificante pubblicità per la lettura 

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19 ottobre 2017
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Cinematograficamente impeccabile, l’‘It’ di Andrés Muschietti adesso nelle sale della Svizzera italiana: cast ben assortito, buone recitazioni – tra cui quella notevole di Bill Skarsgård nei panni del malvagio protagonista –, regia forse non originalissima ma comunque ben curata, musiche angoscianti… Tutto impeccabile per questo bel film horror che regala allo spettatore non pochi spaventi e brividi. Tutto tranne l’adattamento del romanzo di Stephen King.

Ora, un film andrebbe giudicato per quello che è, bisognerebbe quasi fingere che il testo dal quale è tratto non esiste, ma per ‘It’ di Muschietti questo, semplicemente, non è possibile. Perché il regista non è riuscito a fare quella cosa così necessaria per trasportare (bene) un romanzo al cinema: tradire l’originale. Adattamenti, sia chiaro, ci sono stati, a iniziare dall’aver diviso in due parti cronologicamente coerenti le oltre mille pagine di Stephen King che passano da un’epoca all’altra – la seconda parte la vedremo nel 2019 in ‘It capitolo 2’ – spostando oltretutto la vicenda in avanti di trent’anni, dagli anni Cinquanta agli Ottanta (e la seconda parte dagli anni Ottanta ai giorni nostri) e di conseguenza aggiornando al nuovo periodo storico le paure dei ragazzini protagonisti (e questo in maniera eccellente, a parte il ridicolo dipinto à la Modigliani, ma forse è questione di gusti personali). Ha poi rimescolato un po’ i personaggi, rimosso alcune parti che effettivamente rischiavano di essere fraintese… Insomma ha osato allontanarsi dal romanzo.

Ma non abbastanza, perché ha cercato di mantenere inalterata quella grande narrazione epica che caratterizza il romanzo forse più del mostro-pagliaccio. Narrazione che però esce malridotta dalla compressione in due ore di film: gli attacchi di ‘It’ si susseguono al ritmo di uno ogni dieci minuti, venendo quasi a noia, la psicologia dei personaggi è solo abbozzata e, per alcuni, ridotta al semplice stereotipo, l’amicizia che si instaura riassunta in un paio di scene che paiono prese da un film sentimental-adolescenziale… ‘It’ di Andrés Muschietti cerca la grandezza dell’‘It’ di Stephen King ma non la trova. Facendo comunque venire una gran voglia di esplorare, nelle pagine del romanzo, quello che sullo schermo è solo adombrato. Insomma, due ore di terrificante pubblicità in favore della lettura; è un merito anche questo.

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