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Scuola che verrà: ora ognuno può dire la sua

28 aprile 2016
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Abolizione dei livelli alle medie e differenziazione in aula. Libertà a famiglie e docenti di scegliere se iscriversi al liceo, dopo una valutazione orientativa. Co-insegnamento, una nuova griglia oraria a blocchi e note accompagnate da valutazioni personali. Ecco i pilastri della scuola del futuro: ipotesi di lavoro contenute nel documento 'La scuola che verrà' in consultazione per quasi un anno e presentato oggi.  Una volta a regime (nel 2023) la riforma costerebbe una trentina di milioni l'anno. Manuele Bertoli, capo del Decs: 'Si tratterà di fare una scelta. Non si può chiedere alla scuola di fare meglio con le stesse risorse'. Emanuele Berger (capo della Divisione della scuola): al termine della prima consultazione 'la maggioranza ha aderito ai principi della riforma'. Andrà così anche per a seconda consultazione? Il documento di una sessantina di pagine e altro materiale sono consultabili su www.ti.ch/lascuolacheverra.

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