CICLISMO

Sul Mur de Huy Williams più forte della pioggia e del gelo

Il britannico dell’Israel conquista una Freccia Vallone condizionata dalle avverse condizioni meteo. Hanno abbandonato sia Hirschi, sia Pidcock

17 aprile 2024
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Stephen Williams (Israel), vincitore a Küssnacht della prima tappa del Tour de Suisse 2022, si è aggiudicato l’88ª edizione della Freccia Vallone. Sul Mur de Huy, il 27enne di Aberystwyth, nel Galles, è stato il primo ad attaccare quando al traguardo mancavano circa 250 metri. Un attacco secco che ha fatto male ai suoi avversari, rimasti tutti sui pedali. Williams sembrava doversi involare verso un successo tranquillo, ma il Mur de Huy è terreno che non perdona e così il britannico ha dovuto stringere i denti fino alla fine per cercare di resistere al tentativo di rientro del francese Kevin Vauquelin, accreditato dello stesso tempo del vincitore, del belga Maxime van Gils e dell’altro francese Benoît Cosnefroy, giunti con un ritardo di 3”.

È stata una Freccia Vallone molto dura, caratterizzata da condizioni meteo difficili a causa del freddo e della pioggia che ha flagellato il gruppo per tutta la parte centrale della corsa (solo in 44 sono giunti al traguardo). Condizioni che hanno, di fatto, respinto tutti i nomi più attesi. A cominciare da quello di Marc Hirschi, vincitore nel 2020 e tra i grandi favoriti dopo il secondo posto di domenica nell’Amstel Gold Race. Il bernese, però, è stato costretto ben presto ad alzare bandiera bianca. Dopo essersi fatto vedere piuttosto spesso nelle prime posizioni del gruppo, la luce gli si è spenta in occasione del secondo dei quattro passaggi sul Mur de Huy, quando al traguardo mancavano ancora una sessantina di chilometri. E con Hirschi è saltato anche Tom Pidcock, vincitore dell’Amstel, che sulla salita simbolo della Freccia ha provato a tenere, ma con una volto sofferente che lasciava già intendere come sarebbe andata a finire. E anche il danese Mattias Skjelmose si è arreso nel medesimo punto, vale a dire sul secondo Muro, proprio quando il maltempo – fatto di pioggia mista a neve e, addirittura, di grandine – stava infliggendo ai corridori gli ultimi colpi.

Nonostante il freddo, c’è chi ha provato a decidere la gara da lontano. Il danese Sören Kragh Andersen, proprio in occasione del secondo passaggio sotto lo striscione d’arrivo se n’è andato in solitaria. Con il passare dei chilometri, il vantaggio del danese è aumentato e ha raggiunto il minuto e mezzo prima del terzo passaggio sul Muro.

Da dietro, a suonare la carica è stato proprio Stephen Williams, uscito alla caccia di Andersen, in compagnia di Van Gils, Vaquelin, Buitrago e Carapaz. Il vantaggio dell’uomo Alpecin si è presto sciolto e il tentativo si è spento a 15 km dall’arrivo, in occasione dell’ultimo passaggio sulla côte d’Ereffe. La trentina di corridori rimasti agli avamposti ha proseguito assieme fino all’ultima ascesa sul Mur de Huy, dove Williams ha sferrato l’attacco decisivo per andare a cogliere la vittoria più importante della sua carriera.

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