Europa

Dopo 50 anni riappare in Italia la zanzara vettore della malaria

Alcuni esemplari del genere Anopheles trovati in provincia di Lecce. L'esperto: ‘Non c’è immediato pericolo di ritorno della malattia ma servono misure'

Una zanzara del genere Anopheles
(Keystone)
29 aprile 2024
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Dopo oltre 50 anni, in Italia si rivede la zanzara potenziale vettore della malaria. Una ricerca pubblicata sulla rivista Parasites & Vectors rivela che un'indagine condotta in seguito a un singolo rinvenimento del 2022 in provincia di Lecce ha portato al rilevamento di alcuni esemplari della specie "Anopheles sacharovi", nota per essere potenziale portatrice del parassita responsabile della malattia.

Secondo i ricercatori, è necessario aumentare la sorveglianza nell'Italia meridionale per prevenire il rischio di reintroduzione della malaria, secondo uno studio del massimo istituto sanitario italiano ISS.

"La presenza della zanzara che trasmette la malaria è un'informazione che deve essere tenuta in debito conto. Stiamo monitorando la sua diffusione", ha spiegato Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene presso l'Università del Salento. La presenza di questa specie potrebbe essere una conseguenza dei cambiamenti climatici. "Non stiamo certo parlando di un pericolo immediato di ritorno della malaria in Italia. Ma è un allarme che richiede seri provvedimenti per migliorare ulteriormente la sorveglianza delle zanzare e contenere la diffusione della malaria", ha dichiarato l'esperto, secondo quanto riportato dai media.

Obbligo di notifica in Svizzera

La malaria è una malattia causata da parassiti unicellulari del genere Plasmodium. I sintomi compaiono sette, 15 o più giorni dopo la puntura dell'insetto infetto. Di natura variabile, in genere consistono in febbre spesso molto alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazione e brividi. Oggi la malaria viene trasmessa principalmente ai tropici e alle regioni subtropicali dalla puntura di una zanzara femmina del genere Anopheles.

La malattia è soggetta a notifica in Germania, Austria e Svizzera. Nella prima metà del XX secolo, l'Italia ha combattuto duramente contro la piaga della malaria. Molte aree paludose sono state bonificate per fermare la diffusione della malaria, e anche in Svizzera la malaria è stata un problema fino a quando non sono state bonificate molte paludi.

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