Estero

Mafia russa a processo a Madrid, acquistavano ville di lusso

In aula 18 imputati accusati di aver riciclato 50 milioni per la gang di San Pietroburgo, tra loro anche un parlamentare di Putin

(foto Ti-Press)
19 febbraio 2018
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Si è aperto a Madrid il processo a 18 persone accusate di aver riciclato 50 milioni di euro per conto di una gang della mafia russa, la cosiddetta Tambovskaya-Malyshevskaya, basata a San Pietroburgo. Lo riferisce la Bbc. Tra i 18 imputati, figurano anche il parlamentare russo, Vladislav Reznik, del partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin, e sua moglie, Diana Gindin. Altri due sospetti boss della gang, Gennady Petrov e Alexander Malyshev, risultano latitanti e si ritiene siano in Russia. Reznik ha dichiarato di essersi presentato per dimostrare la sua innocenza. Alla sbarra anche 5 spagnoli. Il caso risale al 2008, quando la polizia diede vita all’operazione Troika e arrestò 20 presunti membri della mafia russa. Secondo la procura spagnola, il riciclaggio ebbe inizio negli anni ’90 quando alcuni russi ricchi cominciarono a comprare ville sulla Costa del Sol e alle Baleari.

L’accusa ha chiesto condanne a 5 anni e 6 mesi per la maggior parte degli imputati e ammende che potrebbe arrivare a 100 milioni di euro.

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