Luganese

Campione-Casinò, perplessità sul piano di riequilibrio

A Milano si è tenuto l'incontro tra il sindaco Salmoiraghi e la Corte dei Conti della Lombardia

Comune e Casinò legati a doppio filo
(Ti-Press)
20 marzo 2018
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Non è solo la Procura di Como a vedere nero sul futuro del Casinò, tanto che anche le ultime istanze depositate ieri tramite poste elettronica (così come hanno fatto i legali di casa da gioco e comune per inoltrare le rispettive contro-deduzioni) ribadiscono la richiesta di fallimento dell'unica azienda dell'enclave. Infatti, anche i magistrati contabili della Corte dei Conti della Lombardia nell'incontro di stamane a Milano con il sindaco Roberto Salmoiraghi, dopo aver nuovamente analizzato i bilanci del Comune, avrebbero manifestato perplessità sul piano di riequilibrio per mettere in sicurezza il bilancio comunale. Per quanto è dato sapere il piano di rientro si basa soprattutto sui tagli di gestione sia del Casinò che del Comune. Tagli di cui non ci sono certezze, non essendo stato possibile arrivare a un accordo con i rappresentanti dei lavoratori. Si è fermi alla procedura di licenziamenti collettivi di 156 lavoratori del Casinò su 492 e della riduzione del 20 per cento degli stipendi dei dipendenti comunali; misura non sufficiente, per cui dovrebbero esserci anche decine di esuberi. Insomma, nulla di ufficialmente deliberato, soprattutto dal consiglio comunale per quanto riguarda i 103 dipendenti del Comune. Se, insomma, la partita con la Corte dei Conti della Lombardia, è una partita aperta, l'attenzione è rivolta sul Tribunale civile del capoluogo lariano. Non si esclude che, entrati in possesso delle ultime istanze delle parti, i giudici della sezione fallimentari, presieduti da Anna Introini, possano aver già iniziato l'esame delle carte. Una data certa per la decisione non c'è, in quanto i giudici potrebbero anche chiedere un supplemento di documentazione, considerata l'importanza della causa. Per quanto è dato sapere il nocciolo della vicenda ruota attorno a un unico interrogativo: la Casinò di Campione d'Italia, considerate le sue peculiarità, ha i requisiti di fallibilità, come previsti dall'articolo 1 della Legge Fallimentare? Scontata la risposta della Procura lariana. Di differente avviso i legali dell''Azienda e del Comune, che pongono l'accento sul fatto che il Casinò ha un socio unico, cioè il Comune che sta in piedi grazie unicamente ai trasferimenti dalla casa da gioco, azienda sana senza i trasferimenti. Ai giudici quale subordinata è stato chiesto il Concordato preventivo che prevede la continuità operativa della casa da gioco sotto lo sguardo vigile di un commissario giudiziale.

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